La tragica morte di Leonardo Calcina: bullismo e indifferenza nel mirino della giustizia
Senigallia, 17 ottobre 2024 – La notizia del suicidio di Leonardo Calcina, un ragazzo di 15 anni, scuote la città marchigiana, accendendo i riflettori su un caso di bullismo che ha segnato la sua breve vita. Il giovane, trovato morto il 14 ottobre, ha lasciato una scia di domande e dolori, mentre i genitori denunciano non solo i compagni che lo vessavano ma anche un sistema scolastico che avrebbe potuto e dovuto intervenire.
La denuncia presentata dai genitori di Leonardo si basa su episodi agghiaccianti di bullismo. Secondo quanto emerso, il ragazzo era stato preso di mira in aula e negli spogliatoi, vittima di umiliazioni continue come scherni sul suo cognome e atti di violenza fisica. "Giocavano con lui, lo colpivano nelle parti intime", raccontano i genitori, che si sono rivolti alla procura di Ancona per chiedere giustizia e indagare sull’istigazione al suicidio.
L’avvocata dei genitori, Pia Perrici, ha espresso la sua frustrazione per il comportamento del corpo docente: “Se qualcuno avesse parlato prima, invece di allearsi con i prepotenti, Leonardo potrebbe essere ancora qui”. Questi fatti inquietanti sollevano interrogativi sull’indifferenza mostrata da alcuni insegnanti di fronte a situazioni di bullismo che avrebbero dovuto essere affrontate con serietĂ e attenzione.
Un cambio di scuola che si è trasformato in incubo
Leonardo, che aveva cambiato scuola cercando un ambiente piĂą stimolante, si era iscritto all’istituto di istruzione superiore Alfredo Panzini solo poche settimane prima. Nonostante avesse frequentato l’indirizzo informatico precedente senza segnalazioni di bullismo, l’adattamento al nuovo contesto si rivelò fatale. “Dopo un mese, le cose sono precipitate”, raccontano i genitori, evidenziando come il ragazzo fosse arrivato a non voler piĂą andare a scuola. Le sue richieste d’aiuto furono inascoltate, nonostante Leonardo avesse anche confidato i suoi problemi a un professore di sostegno.
L’ultimatum degli insegnanti e la lettera del preside
Un elemento che colpisce è la risposta del professore di sostegno, che, dopo aver ascoltato Leonardo, non si adoperò per notificare i genitori o la dirigenza scolastica. "Gli disse che non poteva abbandonare la scuola a 15 anni," spiega l’avvocata Perrici. Le parole del preside, Alessandro Impoco, hanno aumentato il malcontento. In una lettera inviata dopo la tragedia, il dirigente ha invitato a “non parlare” della questione, sottolineando l’importanza di “verificare le fonti” prima di accusare.
La dolorosa cerimonia funebre
Oggi pomeriggio la comunità di Senigallia si riunirà per dare l’ultimo saluto a Leonardo durante una cerimonia funebre che si terrà nella chiesa parrocchiale di Montignano. Il sindaco, Massimo Olivetti, ha proclamato il lutto cittadino, con bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici. "Come è potuto accadere?" è la domanda che risuona nelle menti di molti, mentre la città si interroga sulla necessità di un cambiamento radicale per prevenire simili tragedie in futuro.
Conclusione
La storia di Leonardo Calcina è una triste testimonianza di come il bullismo possa avere conseguenze devastanti, non solo per le vittime, ma per l’intera comunità . Le indagini promettono di portare alla luce responsabilità e omissioni, mentre il caso funge da monito affinché simili episodi non si ripetano mai più.