Catania si prepara a rompere il silenzio sulla balbuzie | Qual è il vero impatto della comunicazione sulle giovani generazioni?

Catania si prepara a celebrare la Giornata internazionale di consapevolezza sulla balbuzie

Lunedì 21 ottobre, alle ore 11, il Castello di Leucatia ospiterà una conferenza stampa che segnerà l’avvio delle iniziative legate alla Giornata internazionale di consapevolezza sulla balbuzie. Questo evento rappresenta un’importante occasione di sensibilizzazione su un tema spesso trascurato, ma che tocca la vita di molte persone.

Durante l’incontro, saranno presenti figure di spicco nel campo della salute e del supporto psicologico. Interverranno, tra gli altri, l’assessore alle Pari Opportunità e Politiche giovanili, Viviana Lombardo, e Rosario Mancuso, esperto in Psicologia e assistente di Psicodizione. Questo focus multidisciplinare mira a dare voce a una problematica che, sebbene sia diffusa, tende spesso a rimanere nell’ombra.

Le iniziative in programma si svolgeranno tra ottobre e novembre, coinvolgendo la comunità locale in attività di formazione, sensibilizzazione e supporto a chi vive con la balbuzie. L’attenzione sarà rivolta non solo a chi ne soffre, ma anche a famiglie e insegnanti, per promuovere una maggiore comprensione e inclusione.

A fare eco alle dichiarazioni dell’assessore, sarà Antonino Mazzarà, tutor di Psicodizione, che porterà la sua esperienza sul campo per spiegare l’importanza di interventi mirati e supporto professionale. Il responsabile della direzione comunale Pari opportunità e politiche giovanili, Fabrizio D’Emilio, insieme alla funzionaria referente Elena Granata, coordinerà le attività e le iniziative future.

Questa Giornata di consapevolezza funge non solo da promemoria per tutti noi, ma anche come piattaforma per promuovere l’accettazione e la solidarietà verso chi affronta quotidianamente le sfide della balbuzie. Il Comune di Catania si pone quindi come fulcro di iniziative che non solo informano, ma anche educano e creano un ambiente più inclusivo per tutti.