Incontro tra Schifani e il presidente albanese Begaj: un ponte culturale tra Sicilia e Albania
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha accolto con entusiasmo il presidente della Repubblica dell’Albania, Bajram Begaj, durante un incontro avvenuto questa mattina nella storica sala Maria Mattarella di Palazzo d’Orléans. Un incontro che, secondo le parole del governatore siciliano, ha rappresentato "un momento di confronto molto significativo" volto a sottolineare l’importanza di una lunga storia di interazioni culturali e commerciali tra Sicilia e Albania.
Durante la conversazione, durata circa un’ora, Schifani ha rimarcato la volontà di rafforzare le relazioni già stabili tra i due popoli, esprimendo speranza per nuove collaborazioni in vari settori. "L’obiettivo è quello di rinnovare i legami tra le comunità e sostenere nuove e importanti occasioni di sviluppo e crescita per i due territori," ha dichiarato il presidente.
L’incontro di oggi non si è limitato a un semplice scambio di idee, ma ha avuto un significato simbolico, testimoniato dai doni che i due leader si sono scambiati. Schifani ha offerto a Begaj una triscele in ceramica, simbolo della cultura siciliana, mentre il presidente albanese ha contraccambiato con una cornice ornata in merletto, che rappresenta i costumi tradizionali delle donne di Tirana.
Poco prima di questo incontro, entrambi i leader avevano preso parte a cerimonie commemorative a Piana degli Albanesi e Portella della Ginestra, alla presenza del presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella. "Ringrazio il presidente Begaj per la sua presenza oggi in Sicilia e per la testimonianza della continuità di un rapporto che appare sempre più solido e fecondo," ha aggiunto Schifani, evidenziando il valore istituzionale dell’evento, sottolineato dalla presenza del capo dello Stato italiano.
Con questo incontro, si rafforza la sinergia tra Sicilia e Albania, un percorso di integrazione che, secondo Schifani, non ha precedenti e promette di apportare benefici reciproci a entrambe le comunità. La giornata odierna segna, quindi, un passo importante verso un futuro di cooperazione e sviluppo condiviso.