Maltempo in Emilia-Romagna: Richiesta di stato di emergenza e possibili chiusure scolastiche a Bologna
BOLOGNA – La Regione Emilia-Romagna si prepara a richiedere nuovamente lo stato di emergenza a causa degli eventi meteorologici estremi che hanno colpito la zona nella notte. “Lo dobbiamo fare necessariamente,” ha dichiarato la presidente Irene Priolo, evidenziando l’urgenza della situazione. “Avrei voluto dare una notizia positiva oggi, ma ora dobbiamo ripartire da zero.” Il bolognese è stato il cuore dell’emergenza, registrando esondazioni, allagamenti e un significativo blackout che ha lasciato 15.000 persone senza energia elettrica, numero che è sceso a 4.000 a seguito dei lavori di ripristino.
Interventi di emergenza
Le forze dei Vigili del Fuoco sono intervenute in oltre 600 occasioni nella sola regione, con 165 interventi concentrati a Bologna. La presidente Priolo ha sottolineato la necessità di un ulteriore supporto per i Vigili del Fuoco, in particolare nei comuni più colpiti come Pianoro e Budrio. “Abbiamo bisogno di pompe idrovore e mezzi di movimento terra,” ha aggiunto, facendo un appello alla collaborazione di altri enti e nazioni.
A rendere la situazione ancora più complessa è la parcellizzazione del supporto nazionale, con molte regioni italiane che stanno affrontando emergenze climatiche simili. Tuttavia, l’Emilia-Romagna è riuscita a ricevere aiuti da contingenti di soccorso della Protezione Civile di Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Trento, pronti ad offrire sostegno nelle aree critiche.
Prossima allerta rossa
Nelle prossime ore è attesa una nuova allerta rossa non per le piogge, ma “per criticità di carattere idrogeologico,” ha spiegato Priolo. Si valutano anche possibili chiusure delle scuole a Bologna, con decisioni che verranno comunicate a breve. La presidente ha anticipato la possibilità di misure diverse per le scuole dell’infanzia e primarie, che richiedono spostamenti meno complessi.
Situazione generale nella regione
Sebbene il bolognese sia stato duramente colpito, la Romagna è attualmente fuori dai pericoli maggiori. La presidente Priolo ha rassicurato riguardo alla stabilità dei fiumi Senio e Lamone, che stanno gestendo i colmi di piena senza registrare danni significativi. Tuttavia, problemi locali come allagamenti e rotture di argini sono stati segnalati in altre aree della regione, come Modena e Reggio Emilia.
Monitoraggio dei danni
Il monitoraggio della Coldiretti ha evidenziato come i terreni agricoli siano tra i più colpiti, in particolare quelli recentemente seminati. Con la previsione di una piena del Po con livelli superiori alla norma, resta alta l’attenzione per i movimenti franosi nelle aree collinari, già a rischio per eventi climatici precedenti.
In sintesi, l’Emilia-Romagna affronta un momento di grave difficoltà, con le autorità locali impegnate a gestire un’emergenza che sembra non volersi fermare. Con allerta rossa in arrivo e possibili chiusure scolastiche, la priorità rimane la sicurezza della popolazione e la rapida ripresa delle normali condizioni di vita.