Google Drive bloccato dal Piracy Shield: il clamoroso errore che colpisce anche YouTube
ROMA – Una situazione paradossale ha colpito Google, considerato finito nella trappola del Piracy Shield, una piattaforma nazionale concepita per combattere la pirateria online. Questo strumento, donato dalla Lega Serie A all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom), ha avuto un impatto severo sul servizio di cloud computing dell’azienda, causando disagi a milioni di utenti.
Nella serata di sabato, intorno alle 19, è scattato il blocco di uno degli indirizzi IP fondamentali per il funzionamento di Google Drive: drive.usercontent.google.com. Questo imprevisto ha impedito a numerosi utenti di accedere ai propri file salvati, innescando un effetto a catena anche su YouTube, poiché la cache di questo servizio video di Google è stata anch’essa colpita dal blocco.
Non è la prima volta che il Piracy Shield si manifesta in modo errato, bloccando domini completamente estranei a attività pirata. In passato, altri siti legali hanno subito la medesima sorte, alimentando il dibattito sulla necessità di affinare le tecnologie di filtraggio e di blocco per evitare errori che possano danneggiare servizi legittimi.
Ore dopo l’incidente, il bilancio dei disagi rimane consistente. Secondo un aggiornamento su Twitter, alle 7:00 di domenica mattina, il 13.5% degli utenti era ancora bloccato a livello IP, mentre il 3% risultava intrappolato a livello DNS. Questo significa che molte persone non potevano utilizzare i servizi di Google, costretti quindi a rimanere in attesa di una risoluzione della questione.
La funzionalità del Piracy Shield, pur essendo essenziale nella lotta contro la violazione dei diritti d’autore, rischia quindi di trasformarsi in una sorta di doppio taglio. "Bloccare contenuti pirata è importante, ma non possiamo permettere che servizi legali e vitali vengano compromessi," ha commentato un esperto del settore.
Mentre le autorità competenti possono avere le migliori intenzioni nel combattere la pirateria, è evidente che serve un approccio più preciso e mirato per evitare di danneggiare i servizi legali e i diritti degli utenti. La situazione di Google Drive è una chiamata urgente a migliorare i sistemi di monitoraggio e blocco, affinché simili incidenti non si ripetano in futuro.