Maltempo e adattamenti: alluvioni in aumento, l’allerta di un esperto
Il cambiamento climatico è ormai una realtà innegabile, e a conferma di ciò arriva l’allerta di Pierluigi Randi, presidente dell’associazione meteo professionisti (Ampro), il quale avverte che gli eventi alluvionali saranno sempre più frequenti. In un’intervista rilasciata a Radio Nettuno Bologna Uno, Randi ha messo in luce la situazione critica che viviamo, soprattutto in autunno, in cui calamità naturali come quelle che hanno colpito recentemente Bologna e la Romagna si fanno sempre più pressanti.
“Gli eventi estremi saranno sempre più frequenti”: queste le parole di Randi, che sottolinea come il clima attuale non permetta più di sottovalutare l’impatto di perturbazioni sempre più violente. Secondo il meteorologo, il riscaldamento del mare e le modifiche nell’atmosfera stanno alimentando una spirale preoccupante, evidenziata dalle temperature elevate e dall’umidità insostenibile che hanno caratterizzato le recenti settimane. “Le condizioni climatiche estive, come quelle verificatesi venerdì scorso con 26 gradi e alta umidità, rappresentano un campanello d’allarme”, ha chiarito.
L’analisi del fenomeno è supportata da dati scientifici, secondo cui “un aumento della temperatura di un grado permette all’atmosfera di trattenere il 7% di acqua in più”. Questo significa che ogni volta che una perturbazione si presenta, il suo potenziale di pioggia può essere devastante. Randi fa riferimento, ad esempio, all’alluvione che ha colpito Bologna recentemente, in cui sono caduti circa 160 millimetri di pioggia in poche ore. “Sono valori fuori scala”, avverte il meteorologo. “Una quantità d’acqua simile non è possibile smaltirla come prima”.
Per affrontare questa nuova realtà, Randi insiste sulla necessità di “adattare il territorio”. “Dobbiamo intervenire e restituire spazio ai fiumi”, è il suo appello. La situazione attuale, con fiumi trasformati in canali stretti, non è più sostenibile e richiede un’azione correttiva. Tuttavia, Randi riconosce che “questi interventi richiedono tempo e possono risultare impopolari”, evidenziando così la difficoltà di attuare le necessarie riforme infrastrutturali.
La vera sfida, secondo l’esperto, è “sviluppare una maggiore percezione del rischio” tra i cittadini e le autorità. In un contesto di emergenza, è fondamentale agire con prudenza. "Quando viene emessa un’allerta rossa, meno ci si muove e meglio è,” sottolinea. La stagione autunnale, quindi, non solo in Emilia-Romagna ma in tutta Italia, appare destinata ad affrontare una crescente vulnerabilità a eventi meteorologici estremi.
Concludendo, Randi ci ricorda che “dobbiamo essere pronti ad adattarci” a una realtà climatica in continuo mutamento, accettando la responsabilità di proteggere il nostro territorio e la nostra comunità da future catastrofi.