AgCom svela il mistero dietro il flop di Piracy Shield | Google in realtà è il colpevole?

L’AgCom e la lotta contro la pirateria online: le dichiarazioni del commissario Capitanio

ROMA – Durante una recente conferenza stampa, il commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom) Massimiliano Capitanio ha affrontato il controverso tema della pirateria online, in particolare alla luce del recente “flop” della piattaforma Piracy Shield, creato per combattere il fenomeno del “pezzotto”. Capitanio ha chiarito che, nonostante un errore tecnico di sabato scorso, ci sono problemi di collaborazione con aziende leader del settore come Google e Cloudflare.

Capitanio ha evidenziato la situazione attuale, spiegando che se un utente digita "streaming" sulla piattaforma di Google o sul PlayStore, accede a almeno 20 applicazioni che facilitano atti illeciti. “Questo è in profondo contrasto con le politiche di Google,” ha dichiarato, sottolineando una mancanza di collaborazione che potrebbe compromettere gli sforzi dell’AgCom nella lotta contro la pirateria.

“La legge ci dà il diritto di combattere il cancro della pirateria,” ha affermato Capitanio, tracciando un parallelo tra la pirateria e la criminalità organizzata. La sua retorica ha puntato sull’urgenza di affrontare un fenomeno che, a suo dire, sottrae risorse fondamentali al Paese e mette a rischio posti di lavoro. L’AgCom, ha spiegato, si muove in un contesto rigoroso, e il suo obiettivo principale rimane quello di proteggere l’industria legittima dai danni inflitti dalla distribuzione non autorizzata dei contenuti.

Il commissario ha accusato le grandi aziende di non rispettare le normative, suggerendo che chi presenta segnalazioni di violazioni deve farlo in modo scrupoloso, per evitare che incidenti come quello avvenuto con Google Drive si ripetano. Nonostante ciò, ha evidenziato che sono stati disabilitati oltre 200 indirizzi IP in un’unica giornata, segno di un’azione concreta da parte dell’AgCom e della sua determinazione a combattere la pirateria.

“Quello che è accaduto è grave e trascende una semplice distrazione,” ha sottolineato, suggerendo che l’Autorità potrebbe considerare l’esclusione di chi non si attiene rigorosamente alle normative. La battaglia contro il pezzotto e le diverse forme di pirateria digitale è quindi vista dall’AgCom come un conflitto decisivo non solo per la tutela della legge, ma anche per il sostegno dell’economia italiana.

In conclusione, la strenua difesa dell’AgCom guida i riflettori su un problema che, sebbene tecnologicamente avanzato, richiama a questioni di responsabilità e di cooperazione tra enti pubblici e privati. La speranza del commissario Capitanio è che attraverso un maggiore impegno e collaborazione, sia possibile arginare questa piaga e rafforzare la legalità nel settore della comunicazione e dell’intrattenimento.