Luca Bizzarri contro Matteo Salvini: il confronto dopo la satira di ‘Di Martedì’
BOLOGNA – La polemica tra il comico Luca Bizzarri e il leader della Lega, Matteo Salvini, si infiamma dopo uno sketch andato in onda durante la trasmissione ‘Di Martedì’. La satira, che ha preso di mira il processo Open Arms, ha scatenato una reazione veemente da parte di Salvini, il quale ha definito i due comici “penosi” sui propri canali social.
La disputa è iniziata durante l’ultima puntata di ‘Di Martedì’, dove Bizzarri e il suo partner Paolo Kessisoglu hanno ironizzato sulla postura del leader leghista in relazione al processo in corso a Palermo. “Salvini parlava di andare a processo ‘a testa alta’”, hanno sottolineato, “ma nelle immagini sembrava proprio il contrario”. Comici e immagini si sono uniti per una critica pungente, presentando un’immagine del politico lontana dall’idea di sicurezza che esprimeva.
Di fronte alla satira, Salvini ha reagito in modo piccato, evidenziando il suo disappunto sui social e chiedendosi: “E questi sarebbero comici?”. Tali parole non sono passate inosservate e hanno spinto Bizzarri a rispondere in un post denotando il suo disinteresse per le critiche.
“Fa sempre molta tenerezza quando un politico se la prende con i comici”, ha commentato Bizzarri. Il comico ha fatto notare che sebbene Salvini si sia sentito preso in giro, quando erano prese di mira altre figure politiche come Elly Schlein o Roberto Gualtieri, le loro battute non avevano suscitato simili reazioni. “Lì eravamo divertenti, ma sul suo conto, evidentemente, no”, ha aggiunto.
In un tono provocatorio, Bizzarri ha esclamato: “Della sua gogna social me ne sbatto i coglioni”. Questo commento ha alimentato ulteriormente il dibattito, mettendo in luce il contrasto tra il mondo della satira e quello della politica.
La querelle riflette non solo la tensione tra umorismo e politica, ma anche la percezione che i cittadini hanno dei leader politici e della loro capacità di gestire le critiche. Questo episodio, quindi, potrebbe non rappresentare solo un semplice scambio di battute, ma un barometro della reazione dei politici di fronte a un certo tipo di satira, sempre più presente nel panorama mediatico italiano.
In un momento in cui il confine tra comico e politico sembra sfumarsi, la reazione di Bizzarri sottolinea la necessità di una riflessione: i politici devono essere capaci di accettare le critiche e le prese in giro, senza tuttavia cadere nella tentazione di attaccare chi si diverte a metterli alla berlina.