Il fioretto azzurro riapre il quadriennio olimpico con un ritiro in Valle d’Aosta
Champoluc, una delle perle della Valle d’Aosta, è diventata oggi il palcoscenico del fioretto azzurro, che avvia il nuovo quadriennio olimpico con un ritiro collegiale. L’iniziativa, che si svolgerà dal 21 al 26 ottobre, segna un’importante tappa per la Nazionale di fiorettisti, guidata dal Commissario tecnico Stefano Cerioni, dopo le recenti Olimpiadi di Parigi.
La collaborazione tra la Federazione Italiana Scherma e la Regione Autonoma Valle d’Aosta rappresenta un valore aggiunto per la scherma italiana. Il Presidente della Federazione, Paolo Azzi, ha espresso grande soddisfazione per questa sinergia, sottolineando come la Valle d’Aosta si confermi un partner strategico in grado di fornire condizioni ottimali per l’allenamento. “Grazie all’impegno del Comprensorio sciistico Monterosa Ski e del Comune di Ayas, i nostri atleti possono lavorare in un ambiente ideale”, ha aggiunto Azzi.
Questo ritiro coinvolge 22 atleti divisi equamente tra le squadre maschili e femminili. Nel gruppo femminile figurano nomi di spicco come Martina Batini e Arianna Errigo, mentre tra gli uomini troviamo Guillaume Bianchi e Alessio Foconi. A supportare gli atleti è un team tecnico composto da esperti preparatori e fisioterapisti, evidenziando l’attenzione e la professionalità dedicata alla preparazione degli sportivi.
L’obiettivo principale di questo ritiro è prepararsi in vista della Coppa del Mondo, il cui esordio stagionale avrà luogo a Tunisi dal 21 al 24 novembre prossimi. Con tre medaglie conquistate nella disciplina ai recenti Giochi Olimpici, il fioretto italiano si presenta con slancio e determinazione, pronto a confermare la propria superiorità nel panorama internazionale.
A partire dal 28 ottobre fino al 1° novembre, Ayas ospiterà anche il primo ritiro stagionale della Nazionale maschile e femminile di spada, evidenziando la continua fiducia nella località valdostana come centro di preparazione d’eccellenza. La scelta di Champoluc non è casuale, ma frutto di un’attenta pianificazione tesa a ottimizzare le performance degli atleti e a costruire un forte spirito di squadra in vista delle sfide future.