Georgia in cerca di integrazione nell’Ue entro il 2030 | Le elezioni contestate mettono a rischio la stabilitĂ ?

L’Unione Europea Resta una Priorità per la Georgia: L’Integrazione Entro il 2030

Tbilisi, 28 ottobre 2024 – L’integrazione della Georgia nell’Unione Europea è dichiarata una “priorità” dal primo ministro Irakli Kobakhidze, subito dopo il successo del partito Sogno georgiano alle recenti elezioni. Con un risultato ufficiale che attesta una conquista del 54% dei consensi, lo scenario politico georgiano si presenta complesso, con contestazioni che emergono da parte delle principali forze di opposizione e dal presidente della Repubblica Salome Zourabichvili, che mette in dubbio la regolarità del voto.

Kobakhidze ha espresso ottimismo sulle relazioni con Bruxelles, affermando che “si farà tutto il necessario affinché la Georgia sia pienamente integrata nell’Ue entro il 2030”. Questa dichiarazione rispecchia l’intenzione del governo di rafforzare i legami con l’Unione, ogni qualvolta si presenti l’opportunità.

Le ombre sul processo elettorale sono amplificate dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea, che stanno chiedendo un’inchiesta “indipendente” per verificare l’andamento delle votazioni. In particolare, alcuni partiti hanno suscitato preoccupazioni sostenendo che Sogno georgiano potrebbe avere legami con gli interessi russi.

La legittimità del voto è stata difesa dal primo ministro ungherese Viktor Orbán, che, in qualità di presidente di turno dell’Unione Europea, si recherà oggi a Tbilisi. Orbán rappresenta un punto di vista differente, ponendo l’accento sulla necessità di stabilità politica. La situazione è seguita con attenzione anche dalla Russia, dove l’agenzia di stampa Novosti ha riportato le tensioni interne.

Le accuse di irregolarità hanno indotto il presidente del Parlamento, Shalva Papuashvili, a lanciarsi in gravi accuse: Zourabichvili sarebbe accusata di orchestrare un “golpe” insieme all’opposizione, un piano che avrebbe, a suo dire, come obiettivo la delegittimazione del nuovo governo. Le similitudini con eventi storici, come la “rivoluzione arancione” in Ucraina nel 2004, suggeriscono un panorama politico in fermento, con possibili ripercussioni sulla stabilità della regione.

In questo contesto, la Georgia si trova a un bivio cruciale della sua storia recente, cercando di orientarsi tra aspirazioni europee, sfide interne e la persistente influenza russa. Il futuro della nazione rimane incerto, ma l’impegno per l’integrazione europea sembra rimanere saldo alle fondamenta della politica georgiana.