Timpa di Acireale: finalmente la sicurezza per Santa Maria La Scala dopo oltre trent’anni di attesa
È arrivato il via libera alla progettazione delle opere di manutenzione per il canale di gronda “Martinetti”, situato all’interno dell’area protetta della Timpa di Acireale. Il progetto, approvato nell’ambito della lotta contro il dissesto idrogeologico, è destinato a migliorare notevolmente la situazione della borgata di Santa Maria La Scala, vittima da troppo tempo di esondazioni e di problemi strutturali. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha commentato l’importanza di questo intervento, definendolo “un altro step per porre fine a un’attesa di oltre trent’anni”.
Cinque milioni e mezzo di euro per la sicurezza
Il finanziamento per il progetto ammonta a cinque milioni e mezzo di euro e sarà gestito da un team di professionisti della Hysomar di Napoli, scelti dopo una gara di appalto gestita dalla Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico. Palazzo d’Orleans ha già stanziato un primo importo di 251 mila euro per avviare i lavori, che si concentreranno principalmente sulla manutenzione del canale Martinetti, che negli ultimi cinquant’anni non ha ricevuto attenzione.
Frane e dissesto idrogeologico: una situazione critica
Il governatore Schifani ha evidenziato come la mancata manutenzione abbia portato a gravi fenomeni di dissesto idrogeologico, con conseguenze dirette sulla sicurezza dei residenti. “Oggi compiamo un altro fondamentale step per realizzare finalmente condizioni di massima sicurezza”, ha dichiarato, sottolineando l’impegno a rispettare l’habitat naturale della riserva durante l’esecuzione delle opere.
Interventi mirati per la stabilità del territorio
Tra i lavori previsti, ci sarà la rimozione di massi e detriti che attualmente ostruiscono il tracciato del canale, così come il rinforzo o la sostituzione delle reti d’acciaio esistenti. Saranno realizzate anche vasche di laminazione e un serbatoio di dimensioni maggiori sulla sommità della Timpa, in grado di raccogliere le acque provenienti dalla Strada statale 114. Finora, queste acque si sono riversate lungo il ciglio della scarpata, destabilizzando costantemente il terreno e provocando movimenti franosi.
La comunità di Santa Maria La Scala può finalmente sperare in un futuro più sicuro, grazie a un intervento atteso da decenni e che segnerà una svolta nella gestione del territorio. Appuntamento quindi a una nuova era per la sicurezza della borgata, sotto il segno della responsabilità ambientale e della protezione civile.