Neonata trovata nel water di un nightclub | La straziante verità sulla madre che tutti ignoravano

Neonata trovata nel water del nightclub: la madre accusata di omicidio

Un caso choc scuote Piove di Sacco, piccolo comune veneto, dove una giovane madre, Melissa Russo Machado, è stata arrestata con l’accusa di omicidio aggravato dopo la scoperta della sua neonata nel water di un nightclub. La vicenda ha evidenziato non solo un tragico evento di cronaca, ma anche le condizioni degradanti in cui viveva la donna, ballerina di lap dance e, secondo la Procura, coinvolta nella prostituzione.

Un parto tragico

Il drammatico episodio è emerso nelle prime ore del mattino di martedì 29 ottobre, quando un’operatrice del 118 ha ricevuto una chiamata urgente. Una neonata partorita in casa non respirava più. All’arrivo dei soccorritori presso il "Serale", nightclub dove Melissa viveva, si sono trovati di fronte a una scena straziante: il corpo della neonata era incastrato nel water di un bagno, con evidenti segni di un parto appena avvenuto.

Ricoverata in stato di fermo presso il reparto di Ginecologia dell’ospedale di Padova, la giovane madre è ora piantonata dai carabinieri mentre gli inquirenti stanno indagando su quanto accaduto.

Le accuse di sfruttamento e prostituzione

La Procura ha rivelato particolari inquietanti riguardanti il contesto in cui è avvenuto il tragico evento. A seguito delle indagini, il nightclub è stato posto sotto sequestro per sfruttamento della prostituzione, e la madre della neonata non era l’unica a lavorare in condizioni di sfruttamento. Insieme ad altre giovani donne, Melissa si prostituiva nel locale, creando un contesto di grande vulnerabilità e devastazione.

Una gravidanza trascurata

Dalle testimonianze di chi frequentava il locale, emerge un quadro triste e allarmante. Molti affermano che la gravidanza di Melissa fosse evidente, nonostante lei cercasse di nasconderla indossando una panciera. "Era impossibile non accorgersene", ha raccontato un cliente del nightclub, aggiungendo che la giovane madre aveva confessato di essere stata "disconosciuta" dalla propria famiglia a causa del lavoro che svolgeva.

Anche il proprietario di un negozio vicino ha confermato la visibilità della gravidanza: "Era inconfondibile, la pancia si vedeva bene". Queste testimonianze pongono interrogativi sulla vita che conduceva e sullo stato di vulnerabilità in cui si trovava.

Riflessioni su una realtà sconvolgente

Questo caso straziante si inserisce in una triste lista di infanticidi avvenuti negli ultimi mesi in Italia. Dopo il caso di Chiara Petrolini a Traversetolo, un altro episodio di violenza verso i più piccoli solleva interrogativi su quanto accade in contesti di sfruttamento e povertà.

La vicenda di Piove di Sacco non è solo il racconto di una tragedia individuale, ma mette in luce una realtà più ampia, dove la mancanza di protezione e di sostegno sociale può portare a esiti drammatici. La comunità e le autorità sono ora chiamate a riflettere e agire affinché simili eventi non si ripetano mai più.