Guerra per un’ereditĂ : Comune contro famigliari di Vittorio Ragazzi
A San Giovanni in Persiceto, un tranquillo comune del bolognese, è scoppiata una controversia legale che coinvolge un’ereditĂ milionaria e un testamento controverso. L’84enne Vittorio Ragazzi, deceduto lo scorso dicembre, ha diseredato i suoi familiari con le sue ultime volontĂ , lasciando un’ereditĂ valutata in 1,2 milioni di euro. La situazione è ulteriormente complicata dall’emergere di un secondo testamento che ha innescato una dura battaglia tra gli eredi e l’amministrazione comunale.
Una ereditĂ ricca ma contesa
L’ereditĂ di Ragazzi comprende non solo una cospicua somma in liquiditĂ , ma anche un’azienda agricola con circa 11 ettari di terreni, cavalli e un appartamento in paese. Tuttavia, le ultime volontĂ dell’agricoltore sono state al centro di aspre dispute legali e hanno portato all’emissione di querele sia in sede penale che civile. Il cuore del conflitto si basa su due testamenti, uno ritenuto valido e l’altro considerato falso.
Due testamenti, un solo conflitto
Il testamento contestato, redatto il 16 marzo 2023, stabiliva chiaramente che tutti i beni di Ragazzi dovevano essere devoluti in beneficenza, diseredando i familiari. In mancanza di indicazioni specifiche riguardo a destinatari beneficiari, il patrimonio sarebbe dovuto passare al Comune, secondo la normativa vigente. Tuttavia, una sorpresa è giunta il 29 dicembre 2023, quando un secondo testamento è stato presentato, datato a pochi giorni dalla morte dell’anziano e redatto con la presunta intenzione di nominare eredi il fratello e la sorella.
La reazione del Comune e la corsa agli avvocati
Il Comune di San Giovanni in Persiceto ha prontamente contestato l’autenticitĂ del secondo testamento, ritenendolo apocrifo e denunciando il fatto. Un’analisi calligrafica ha avvalorato i loro sospetti, portando all’apertura di indagini per falso. Mentre i legali si fronteggiavano in aula, i familiari di Ragazzi hanno avuto un’ulteriore mossa: in sede di mediazione hanno riconosciuto che il testamento successivo era falso, ma hanno presentato una scrittura privata che destinava parte dell’ereditĂ a un istituto di ricerca scientifica. Anche questa scrittura è oggetto di contestazione.
Custodia e rivalitĂ in aula
La situazione è ulteriormente complicata dalla necessitĂ di gestire i beni ereditari. Il Comune ha chiesto il sequestro della azienda agricola, in pessime condizioni, e ha nominato un custode giudiziario. I familiari, tuttavia, hanno contestato la decisione, argomentando che il Comune non poteva essere considerato erede. Nonostante le loro obiezioni, il giudice ha dato ragione all’amministrazione comunale, sequestrando i beni e affidando la gestione.
Un futuro incerto per l’ereditĂ di Ragazzi
La questione è distante dalla sua conclusione. Gli sviluppi sono attesi sia in sede civile che penale, mentre i familiari di Ragazzi continuano la loro battaglia legale. Le spese per la cura dei cavalli abbandonati, giĂ oltre 50.000 euro, rappresentano una ulteriore difficoltĂ per il Comune. Con il custode giudiziario ora a capo dell’azienda agricola e il futuro dell’ereditĂ incerto, i riflettori restano puntati su questo peculiare caso che solleva interrogativi non solo sulla volontĂ di un uomo, ma anche sui legami familiari e sull’interesse pubblico.