La Russa: “Ok Halloween, ma ho nostalgia della notte dei morti della Sicilia”
In un interessante intervento pubblicato sui social, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha condiviso i suoi ricordi legati alla tradizione della festa dei morti in Sicilia, sottolineando la differenza tra questa celebrazione e Halloween, così diffusa anche in Italia.
La Russa ha affermato: “Non ho nulla contro la festa di Halloween, angloamericana ma ormai entrata anche nel nostro costume…” Tuttavia, ha espresso un forte attaccamento alla festa tradizionale che si celebra il 2 novembre, la quale acquistava un significato speciale per i bambini siciliani. “In Sicilia si rinnovava un miracolo in ogni famiglia con bambini”, ha spiegato, raccontando come i piccoli crescessero con l’idea romantica di una visita notturna dai propri cari defunti.
L’ex ministro ha evocato immagini del suo passato, quando, da bambino, aspettava con ansia la notte tra Ognissanti e il giorno dei defunti. “Ci avevano spiegato che durante quella notte sarebbero venuti a trovarci i ‘nostri’ morti”, ha ricordato La Russa, descrivendo i momenti di trepidazione e felicità che accompagnavano il risveglio. I regali misteriosamente apparivano accanto al letto, portando un messaggio di amore e di continuità con il passato.
In un afflato nostalgico, il presidente del Senato ha rievocato la gioia della “caccia al regalo”. “Ogni oggetto trovato era un inno alla felicità”, ha aggiunto, enfatizzando l’importanza di questa tradizione e il legame speciale che essa instaurava tra i vivi e i morti. Con il suo racconto, La Russa ha messo in luce un’immagine della morte non come un evento tragico, ma come un momento di comunione e di festeggiamento.
La Russa ha concluso il suo messaggio con un desiderio: “Spero davvero che questa tradizione della festa dei morti dedicata ai bambini rimanga, anzi torni a crescere e contamini il resto d’Italia”. Una chiamata all’azione che invita a non dimenticare le proprie radici culturali e a preservare un legame che, secondo lui, rappresenta un valore intrinseco della nostra società.
In un contesto di crescente globalizzazione e di influenze culturali esterne, le parole di La Russa riaccendono un dibattito sull’importanza delle tradizioni locali e sull’eredità culturale da tramandare alle nuove generazioni. Riuscirà la festa dei morti a trovare una nuova vita accanto alle celebrazioni di Halloween, mantenendo viva la memoria di chi ci ha preceduto?