Tre scafisti arrestati vicino Lampedusa | Scopri la verità dietro il traffico di migranti!

Fermi a Lampedusa: Tre cittadini tunisini accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

Agrigento, 7 novembre 2024 – Nella serata di lunedì, un’importante operazione congiunta della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera ha portato all’arresto di tre cittadini tunisini, ritenuti responsabili di favorire l’immigrazione clandestina. Gli indagati sono stati fermati su provvedimento della Procura della Repubblica di Agrigento, con accuse gravi legate al trasporto illecito di migranti.

I fatti risalgono alla mattinata del 2 novembre, quando l’agenzia europea Frontex ha avvistato un peschereccio tunisino in acque internazionali, sospettato di trasportare migranti. L’osservazione ha rivelato che il peschereccio era accompagnato da un natante in ferro, apparentemente vuoto. Poco prima dell’arrivo delle motovedette italiane, i tre indagati avrebbero trasferito 24 migranti su questo natante, per poi fuggire verso le coste tunisine, esponendo i migranti a pericoli inaccettabili.

Grazie all’intervento tempestivo delle motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, i migranti sono stati soccorsi e portati in salvo. La successiva ispezione del peschereccio ha rivelato che non c’erano attrezzature da pesca a bordo: le reti erano completamente asciutte, dimostrando l’assenza di un’attività di pesca legittima.

Dopo il fermo, gli indagati sono stati trasferiti nella Casa Circondariale di Agrigento, dove attendono l’udienza di convalida. Le indagini, condotte dallo SCO, dalla SISCO di Palermo e dalla Squadra Mobile di Agrigento, sono ancora in corso e mirano a chiarire il coinvolgimento di ciascun indagato.

Le autorità italiane continuano a combattere il fenomeno dell’immigrazione illegale, sempre più preoccupante nel Mediterraneo. Operazioni come questa evidenziano l’impegno nella salvaguardia della vita umana e nella lotta contro le reti di trafficanti che mettono a rischio la vita di molti durante pericolosi viaggi via mare.

Per ulteriori dettagli e immagini dell’operazione, è possibile consultare questo link.