Tartufo-gate e riforma della giustizia: un intrigo che potrebbe cambiare tutto!

Dal tartufo-gate alla riforma della giustizia: le nuove inchieste di ‘Report’

Domenica 10 novembre, l’appuntamento con “Report” su Rai 3 promette di svelare retroscena scottanti e di indagare su temi di grande attualità. L’inchiesta che aprirà la puntata riguarda la cosiddetta "tartufo-gate", una vicenda che ha coinvolto la Regione Umbria e suscitato polemiche a livello nazionale.

Il reportage, curato da Luca Bertazzoni in collaborazione con Marzia Amico, ricostruisce l’assegnazione di fondi pubblici per la filiera del tartufo nel 2021, che ha visto quasi la metà dei 10,7 milioni di euro destinati all’azienda Urbani Tartufi, amministrata da Gianmarco Urbani, marito dell’Assessora al Bilancio Paola Agabiti. Significativa è la coincidenza temporale dell’assunzione del figlio della Presidente della Regione Donatella Tesei da parte della stessa azienda, all’epoca del bando. Nonostante le indagini della Procura di Perugia abbiano portato a un’inchiesta per abuso d’ufficio, il caso è stato archiviato in seguito all’abrogazione del reato.

La puntata si articolerà anche attorno al tema della riforma della giustizia, che ha modificato profondamente la legge sull’abuso d’ufficio e sul traffico di influenze illecite. Intitolata "La conversione", questa inchiesta approfondirà l’effetto delle recenti riforme volute dal ministro Carlo Nordio, esaminando il suo passato nella magistratura e le implicazioni per il futuro della giustizia italiana.

In un’altra parte della trasmissione, “Il conto dei disastri” di Bernardo Iovene si soffermerà sulla condanna dei fratelli Pellini di Acerra, coinvolti in un grave disastro ambientale negli anni 2000. Con il nuovo processo in corso, si stima che il loro patrimonio potrebbe essere confiscato per un valore di 200 milioni di euro. Le denunce dei cittadini e l’inquinamento preoccupante nella zona di Acerra, che ha visto un incremento delle malattie tumorali negli ultimi trent’anni, pongono interrogativi inquietanti sulle conseguenze di queste vicende.

Non mancherà un’ulteriore inchiesta sul sequestro di un’importante opera d’arte, la copia seicentesca di Ortolano, appartenente a Vittorio Sgarbi, avvenuto il 9 ottobre scorso a Ferrara. Il furto dell’opera, rubata nel 1984, e il coinvolgimento dell’ex sottosegretario dimissionario per motivi di scandalo sollevano interrogativi sull’integrità del mondo della cultura.

Infine, ci sarà uno focus sulla transizione energetica in Sardegna nell’inchiesta “Lab Report: dove girano le pale?”, in cui si esamineranno i progetti di installazione di turbine eoliche in prossimità di aree archeologiche. Le proteste dei cittadini e l’assenza di coinvolgimento nell’iter di approvazione delle infrastrutture rinnovabili mettono in luce le tensioni tra sviluppo energetico e tutela del paesaggio.

Con un programma così ricco di spunti, “Report” si riafferma come una delle voci più incisive nel panorama informativo italiano, pronta a stimolare riflessioni e dibattiti su temi che toccano da vicino la realtà del nostro Paese.